Pasarp

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Cosa é Pasarp?

Origini e Evoluzione

Metodologia

Obiettivi

Rapporto con le Asel

Campi di Azione

Partner

Risultati

Struttura Operativa

Programmi Multilaterali, Bilaterali e delle Ong

Attività di Cooperazione Decentrata

Photo Gallery

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Cosa é Pasarp?

Pasarp è un programma di sviluppo umano a livello locale operante in Albania finanziato dal Governo Italiano che rientra nell’ambito delle iniziative di cooperazione internazionale per l’attuazione degli impegni sottoscritti da tutti i governi del mondo nella dichiarazione del vertice mondiale sullo sviluppo sociale di Copenaghen.

In attuazione del mandato affidatole dal vertice di Copenaghen, le Nazioni Unite propongono una strategia quadro di cooperazione internazionale dentro la quale collocare una rete organica di programmi di sviluppo umano. Tali programmi hanno in comune obiettivi generali, metodi partecipativi e criteri di valutazione, ma sono modellati ciascuno sulle specificità delle realtà locali dove intervengono. L’ONU ha stimolato i paesi donatori ed i paesi in via di sviluppo a realizzare Programmi di sviluppo umano a livello locale nel contesto di questa strategia.

Aderendo a questo invito e ad analoghe richieste dei Governi interessati, l’Italia ha realizzato e sta realizzando, attraverso UNDP (United Nations Development Programme), IFAD (International Fund for Agricultural Development) e UNOPS (United Nations Office for Project Services) programmi multilaterali di sviluppo umano a livello locale in Bosnia Erzegovina, Macedonia, Repubblica Serba, Centro America, Mozambico, Angola, Sud Africa, Tunisia, Cuba e Repubblica Dominicana. In Albania l'Italia è presente con Pasarp.

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Origini e Evoluzione

Nel corso della guerra del Kosovo, quando in Albania si era creata una situazione acuta di emergenza causata dalla presenza di migliaia di persone rifugiate dal paese vicino, l’allora Primo Ministro albanese lanciò un appello all’Italia per un intervento umanitario basato sulle capacità locali di assistenza. In risposta alla richiesta formale del Governo albanese del 23 maggio 1999 è stato formulato il programma Pasarp (Programme of Activities in Support of the Albanian and Refugee Population).

La Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Affari Esteri (MAE) ha così stanziato un finanziamento per l'avvio del programma. Il 10 giugno 1999 è stato firmato il Memorandum d'intesa tra Italia e l'Agenzia delle Nazioni Unite UNOPS per dare avvio al Pasarp. Le aree geografiche di operazione sono le Prefetture di Scutari (Shkodër), Durazzo (Durres) e Valona (Vlore).

A seguito del mutato scenario internazionale ed interno all’Albania, anche le priorità del Pasarp sono state progressivamente aggiornate in collaborazione con le autorità competenti albanesi. Già nel mese di agosto 1999, infatti, la presenza dei rifugiati del Kosovo era ormai irrilevante (meno di 5000, quasi tutti ospitati in famiglie) e ad una verifica più puntuale risultava che nelle Prefetture identificate la presenza dei rifugiati non aveva creato impatti negativi significativi sulle infrastrutture locali. Il Pasarp ha dunque assunto il profilo di un programma “ponte” tra l’emergenza e lo sviluppo. Partendo dalle urgenze più gravi presenti al livello locale si è orientato verso attività integrate e mirate al potenziamento delle capacità locali di sviluppo delle zone d’intervento. Il Pasarp da Programme of Activities in Support of the Albanian and Refugee Population è divenuto Programme of Assistance to Support  Albanian Regions and Prefectures.

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Metodologia

Il Pasarp si propone di mettere in pratica gli obiettivi della Carta di Copenaghen attraverso l’appoggio al decentramento politico-amministrativo e la promozione delle Comunità Locali in quanto protagoniste dello sviluppo sociale.

La metodologia di lavoro del Pasarp, concordata con le autorità competenti albanesi prevede che tutti gli interventi siano concertati a livello locale, con la partecipazione delle autorità locali dei rispettivi territori (Prefettura, Distretto, Municipio, Comune), del settore privato e della società civile, la priorità è stata data a quelle zone e a quelle strutture pubbliche che maggiormente erano state impegnate nell'assistenza ai rifugiati.

I principi per la realizzazione del programma sono:

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Territoriale

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Integrato

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Partecipato

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Obiettivi

Obiettivi Generali

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Promozione dello Sviluppo Sociale

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Promozione della Coordinazione

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Supporto alla Decentralizzazione

In particolare si cerca di favorire lo sviluppo sociale, come è definito nella Dichiarazione di Copenaghen del marzo 1995, rinforzando lo sviluppo locale al livello dei Municipi e delle Prefetture e dando priorità ai gruppi vulnerabili.

Il coordinamento e l’efficacia degli interventi ricopre grande importanza, tenendo conto dei differenti attori della cooperazione: istituzioni e strutture nazionali, organismi internazionali, paesi donatori, organismi non governativi ed altri.

La rilevanza degli obiettivi per il caso specifico dell’Albania è dimostrata dal processo di attuazione della strategia nazionale del decentramento politico/amministrativo, da poco iniziato a seguito della sua ratifica in parlamento, in applicazione dei principi della Carta Europea delle Autonomie Locali. È prevista la piena funzionalità delle nuove autonomie locali, ridotte a sole Regioni e Comuni, nell’arco dei prossimi tre anni.

Obiettivi Locali

Dare supporto alle autorità e alle popolazioni delle prefetture di Scutari, Durazzo e Valona al fine di migliorare il funzionamento delle amministrazioni pubbliche decentrate e di migliorare la gestione complessiva dei servizi pubblici di base Ciò si realizzerà favorendo la più ampia partecipazione della popolazione ai processi di sviluppo e alla formulazione concertata di piani locali di sviluppo.

Obiettivi Nazionali

Migliorare le attività di programmazione, informazione, formazione e supervisione rivolte alla promozione dello sviluppo sociale decentrato e all’utilizzazione razionale dei differenti apporti della cooperazione internazionale in questo campo

Obiettivi Internazionali

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Stabilire collaborazioni con le altre iniziative delle Nazioni Unite, in accordo con la Dichiarazione di Copenaghen e, in particolare, con le iniziative promosse dall’Italia attraverso IFAD e attraverso il “Fondo Fiduciario per lo sviluppo sociale sostenibile, la pace e l’appoggio a Paesi in situazioni speciali”, stabilito da UNDP il 26.10.1995 e con altre iniziative per lo sviluppo umano e la riduzione della povertà finanziate dall’Italia e realizzate dall’ONU

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Promuovere la cooperazione decentrata allo sviluppo umano tra comunità locali albanesi e comunità italiane o di altri paesi, per creare collegamenti stabili e duraturi, per migliorare la sostenibilità dei processi di sviluppo locale, canalizzare fondi provenienti dalla cooperazione decentrata e contribuire allo sviluppo di nuovi schemi di solidarietà nord/sud coerenti con gli obiettivi del Vertice Sociale di Copenaghen

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Migliorare l’immagine dell’Albania all’interno del paese e all’estero, e di offrire supporto al governo albanese nell’ambito del Patto di Stabilità per il sud-est europeo, attraverso campagne informative ed educative o altre attività ad hoc

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Rapporto con le Asel

La promozione delle strategie di sviluppo economico locale costituisce un aspetto di importanza strategica per il Pasarp. L’infrastruttura socioeconomica del paese è stata distrutta negli anni che hanno seguito la fine del regime comunista nel paese. La ripresa economica, avviata nel ‘93, ha avuto un arresto già nel ‘97 ed ancora non vi sono segni evidenti di rilancio economico nel paese. La crisi del Kosovo, inoltre, ha significato per l’Albania un arresto temporaneo dei macro programmi di risanamento ed ha avuto conseguenze negative nei processi di sviluppo Il Governo sta tuttavia realizzando sforzi evidenti per recuperare il controllo dei territori più isolati e chiede appoggi in questo senso anche alla comunità internazionale. I programmi di sviluppo umano hanno acquisito negli ultimi dieci anni una notevole esperienza internazionale nella messa in opera delle Agenzie di Sviluppo Economico Locale, strutture che potrebbero apportare un grande beneficio alle economie delle Prefetture dove opera il Pasarp.

Per aiutare la presenza delle ASEL in Albania il programma Pasarp:

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offre l'assistenza tecnica per l'insediamento delle ASEL

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metta alla loro disposizione un fondo di credito per il loro sostentamento e per permettere loro di continuare la gestione dei prestiti quando il programma sarà finito

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sostiene i costi operativi delle ASEL per i primi 2 anni

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offra l'attrezzatura necessaria per l'ufficio

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offre la formazione necessaria per garantire la piena capacità di gestione

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favorisce relazioni internazionali inserendo l'ASEL nelle varie reti internazionali in cui è presente l''UNOPS e l'ILO come ILS-LEDA ((International Liaison Services for Local Economic Development Agencies),  ed Eurada (European Association of the Development Agencies).

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Campi di Azione

Prima Fase

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Funzionamento delle istituzioni locali, partecipazione, pari opportunità

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Gestione sostenibile delle risorse del territorio, con particolare attenzione alla gestione sistemica del tema ambientale e al funzionamento dei servizi di base

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Sviluppo economico, produzione, occupazione e reddito con particolare attenzione alla lotta contro la povertà

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Sviluppo della salute e servizi sociali, con particolare attenzione alla lotta contro l’esclusione sociale

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Sviluppo dell’educazione di base e formazione professionale, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione

Seconda Fase

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Salute ed Igiene: salute mentale, salute familiare e preventiva di base a livello rurale, prevenzione di fattori di rischio ambientali

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Istruzione e la Cultura: integrazione scolastica di bambini con problemi d’apprendimento, integrazione scuola/territorio, costituzione di una rete di servizi alle scuole di difficile accesso, valorizzazione delle tradizioni e delle pratiche culturali e imprese culturali

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Sviluppo Economico Locale: agenzie di sviluppo economico locale, integrazione al lavoro dei gruppi vulnerabili, marketing del territorio e apertura di circuiti internazionali di commercializzazione, formazione professionale

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Governance and Gender: costituzione delle unità tecniche di pianificazione, assistenza tecnica per lo studio delle leggi applicative sul decentramento, sostegno alla concertazione settoriale (lavoro, per esempio), sistemi informativi geografici, institution building per politici e tecnici

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Ambiente: gestione del ciclo dei rifiuti, risanamento ambientale a fini turistici e produttivi, protezione e      sviluppo del sistema forestale, miglioramento dell’infrastruttura di base delle zone rurali, organizzazione comunitaria per la prevenzione dei disastri

Attraverso l’installazione di Gruppi di Lavoro, a livello nazionale e nelle Prefetture, è stato possibile iniziare ad identificare le linee principali d’azione del programma. In particolare nelle Prefetture sono stati realizzati studi socioeconomici del territorio attraverso la mappatura delle principali necessità infrastrutturali e strutturali. Le priorità di livello locale, inoltre, sono state articolate con le direttrici nazionali di sviluppo, in collaborazione con le istituzioni nazionali competenti.

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Partner

L’Italia sta realizzando il programma Pasap, attraverso UNDP (United Nations Development Programme), IFAD (International Fund for Agricultural Development) e UNOPS, ((United Nations Office for Project Services). L’assistenza tecnica dell’UNOPS si realizza attraverso personale esperto nazionale e internazionale. UNOPS è inoltre responsabile per la sub-contrattazione di lavori e/o servizi e per l’acquisto di attrezzature, per il training e per le attività di documentazione/comunicazione.

Local Stakeholders:

Istituzionali

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PWG

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Municipi

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Comuni

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Camere di Commercio

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Istituzioni culturali

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Istituzioni legate alla salute

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Agenzia dell’ambiente  

Non istituzionali

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Associazioni

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LWG

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Tavoli di lavoro

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ASEL

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Risultati

Locali

Le aree geografiche operative sono le Prefetture di Scutari (Shkodër), Durazzo (Durres) e Valona (Vlore).

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Area di Intervento

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Pasarp Scutari

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Pasarp Durazzo

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Pasarp Valona

Nazionali

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Pianificazione decentrata di sviluppo umano

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Pianificazione decentralizzata

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Attività di sostegno alla salute mentale a livello nazionale

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Consolidamento ASEL

Internazionali

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Networking internazionale

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Exclusion Net

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ILS-LEDA

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PDHL

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Struttura Operativa

Il Pasarp ha aperto ed attrezzato la sede di coordinamento nazionale, a Tirana. Nella sede nazionale opera il Coordinatore internazionale del Pasarp, contrattato dall’UNOPS e un amministratore internazionale. Sono state aperte ed attrezzate anche le sedi del Pasarp nelle Prefetture di Scutari, Valona e Durazzo. In ognuna delle sedi di area, il coordinamento del programma è assicurato da un Area Manager, contrattato dall’UNOPS. Gli Area Manager sono operativi in ognuna delle Prefetture dal 12 gennaio 2000. In ognuna delle sedi operano anche assistenti di programma, assistenti finanziaria,  segretari e autisti locali.

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Office Tirana Rr. Qamil Guranjaku, Vila 9/1 e-mail: pasarp@icc-al.org

        Chief Techical Adviser: Luigi Cafiero

        General Amministrator:  Sabina Kasumovič

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Office Shkodra Rr. Vasil Shanto 121 e-mail: pasarpsh@icc-al.org

        Area Manager: Davide Chiavegatti

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Office Durres L.6, Rr. Aleksander Goga No.3  e-mail: pasarpdr@icc-al.org

        Area Manager: Silvia Fadda

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Office Vlora Rr. Arcobaleno e-mail:pasarpvl@aul.com.al

         Area Manager: Fabio Daneri

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Organigramma

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Programmi Multilaterali, Bilaterali e delle ONG

Dall’esperienza di lavoro maturata nella fase iniziale del programma, è emerso che il coordinamento con le altre istanze di cooperazione che operano negli stessi ambiti territoriali riveste una valenza particolarmente importante in Albania. In tutte le Prefetture dove il programma interviene, si riscontra la presenza di innumerevoli organizzazioni internazionali, che gestiscono fondi di emergenza di dimensioni spesso considerevoli senza disporre di criteri unitari e di forme anche semplici di coordinamento. Una mappatura esaustiva degli interventi internazionali in corso in ognuna delle Prefetture è risultata impossibile. In alcuni casi, le stesse istituzioni finanziatrici non conoscono la dislocazione e lo stato di avanzamento dei progetti messi in opera con i propri fondi. Questi fenomeni sono stati ulteriormente aggravati dalla “migrazione” dei fondi che hanno seguito il rientro dei profughi in Kosovo.

Dalle verifiche effettuate, emerge inoltre che il livello locale risulta il più appropriato per tentare di stabilire forme concrete di collaborazione. Le attività di pianificazione locale dello sviluppo, che il Pasarp sta programmando attraverso le Unità di Pianificazione delle Prefetture, rivestono dunque un’importanza determinante per promuovere la  razionalizzazione delle attività in corso in ogni territorio. Anche la strategia di riunire attorno ai Gruppi di Lavoro quante più organizzazioni attive localmente ed interessate a coordinarsi appare della massima importanza.

Il Programma Pasarp, nel corso di questi mesi, ha comunque avviato una serie di consultazioni con organismi che si sono dichiarati interessati a collaborare. Un primo coordinamento permanente è stato stabilito con altri programmi del Sistema delle Nazioni Unite. In particolare:

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è stata stabilita una collaborazione con due programmi UNDP/UNIDO finalizzati alla promozione dei business centre e all’ammodernamento e  privatizzazione industriale

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è stato firmato un accordo quadro con l’OMS per realizzare azioni congiunte nel campo della salute mentale

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con l’UNICEF è allo studio un accordo per il sostegno a un progetto di lotta alla iodio-deficienza

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è stata avviata una collaborazione con il programma Women in Development di UNDP/UNOPS per   raggiungere due obiettivi: la valorizzazione dell’associazionismo femminile e la promozione di riforme legislative per una maggiore protezione dei diritti delle donne, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, con il Ministero degli Affari Sociali e con la nascente Commissione Pari Opportunità.

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con l’UNHCR è invece avviato un sistema comune per il periodico aggiornamento delle informazioni relative ai profughi kosovari ed al monitoraggio delle frontiere relativamente alle possibili tensioni in Montenegro. con l’appoggio della DGCS, il programma avvierà prossimamente una collaborazione con l’UNFPA per aspetti attinenti il sostegno delle donne e dell’infanzia.

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in collaborazione con l’OMS, nell’ambito dell’accordo-quadro, il Pasarp ha anche consultato i responsabili dei programmi bilaterali sociosanitari della cooperazione italiana, per verificare le possibilità di collaborazione in due campi particolarmente significativi per il servizio sanitario nazionale albanese: la medicina di famiglia, inesistente in Albania, e la medicina d’urgenza.

Sono stati realizzati, inoltre, 4 incontri con le ONG italiane operanti in Albania. Hanno partecipanto complessivamente 36 ONG. Il risultato degli incontri è stato il seguente:

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è stata redatta congiuntamente la mappa degli interventi delle ONG italiane nelle tre Prefetture dove  opera il Pasarp

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21 ONG italiane hanno ufficialmente aderito al Pasarp

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sono stati convocati dei tavoli di coordinamento in ognuna delle Prefetture. In ogni Prefettura le ONG parteciperanno al rispettivo Gruppo di Lavoro attraverso un proprio rappresentante unico

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sono state identificate alcune aree geografiche e alcuni settori d’intervento comuni. In particolare si      sono concordate le modalità per la partecipazione delle ONG alla produzione comunitaria delle mappe di rischi e risorse.

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Attività di Cooperazione Decentrata

Nel mese di luglio 1999 è stato organizzato in Italia un incontro di presentazione del Pasarp a Regioni ed Enti Locali intenzionati a collaborare con attività di cooperazione decentrata. Dagli incontri è risultato che molti enti locali italiani stavano già realizzando iniziative di cooperazione in Albania ed altri erano intervenuti con azioni umanitarie per i profughi del Kosovo.

È stato concordato con il Ministero dei Poteri Locali un programma di lavoro che porterà all’organizzazione in Albania di una conferenza internazionale sul decentramento e la partecipazione democratica. La Conferenza sarà organizzata a Tirana. Saranno invitati, oltre alle autorità locali e nazionali albanesi, rappresentanti degli altri paesi aderenti al Patto di Stabilità. La conferenza sarà preceduta da una serie di seminari di formazione a livello nazionale e nelle Prefetture. La formazione avrà la finalità di accompagnare anche la redazione della nuova legge sul decentramento statale.

Seguendo le procedure  abituali dell’UNOPS/Edinfodec, è stato chiesto agli enti locali interessati di formalizzare il proprio interesse a partecipare al Pasarp ed allo stato attuale hanno aderito le Regioni Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Marche. In particolare le regioni hanno manifestato il proprio interesse ad intervenire nei seguenti territori e tematiche:

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nella Prefettura di Shkoder intendono operare la Regione Friuli Venezia Giulia (nei campo ambientale e produttivo), la Regione Toscana (nel campo sociosanitario) e la Regione Emilia Romagna (nel campo ambientale, sociosanitario e di institution building)

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nella Prefettura di Vlore intendono operare la Regione Lazio (nel campo dell’impresa sociale) e la Regione Marche (nel campo economico, culturale  e della formazione professionale).

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 Ultima revisione dicembre 2002 - progetto utopie - credits

Sito realizzato da maurizio pittau in collaborazione con l'agenzia teuleda