Quando parliamo di re di oggi, il pensiero corre subito a Carlo d’Inghilterra, incoronato a Westminster nel maggio 2023. O magari ai Grimaldi di Monaco, a qualche sceicco mediorientale o a un sovrano africano. In tutti i casi, l’immagine è sempre quella: lusso, sfarzo, ricchezza. Ma ecco la sorpresa: il re più ricco del mondo non è affatto quello britannico.
Il primato spetta a un nome che a molti dice poco e che non è neanche facile da pronunciare: Maha Vajiralongkorn, o Rama X, attuale re di Thailandia. Salito al trono nel 2016 dopo la morte del padre, ha ereditato un patrimonio enorme e in questi nove anni l’ha fatto crescere ancora. Grattacieli, centri commerciali di lusso, progetti immobiliari a Bangkok: investimenti che hanno moltiplicato il suo capitale.
Oggi le stime parlano di circa 43 miliardi di dollari. Dentro ci trovi di tutto: oltre 17mila proprietà, 38 jet privati, più di 300 auto di lusso (Rolls-Royce, Maybach e modelli da collezione), fino a 52 chiatte reali dorate usate per le antiche cerimonie sul fiume. A questo si aggiungono quote in società chiave del Paese, dalle telecomunicazioni alle banche, passando per l’energia.
Non mancano le critiche. Negli ultimi anni i movimenti pro-democrazia thailandesi hanno provato a mettere in discussione la monarchia, chiedendo più trasparenza e meno privilegi. Ma Rama X resta di fatto intoccabile: leggi severissime sulla lesa maestà, il sostegno dell’esercito (che lo considera “uno dei suoi”, essendo stato addestrato in accademie militari in Australia e Regno Unito) e un apparato che non lascia spazi.
E gli altri sovrani? Patrimoni da capogiro anche lì, ma nessuno al livello di Rama X. Subito dietro troviamo il sultano del Brunei, Hassanal Bolkiah, con la sua collezione sterminata di auto di lusso. Poi Re Salman dell’Arabia Saudita e Khalifa bin Zayed Al Nahyan di Abu Dhabi, entrambi forti delle riserve petrolifere. Al quinto posto, unica presenza europea in alto alla lista, c’è Hans-Adam II, principe del Liechtenstein.