È capitato a tanti: squilla il telefono, il numero sembra quello giusto, la voce dall’altra parte ricorda un parente o un amico, frasi spezzate, tono agitato e la solita richiesta urgente di denaro o codici. Poi scopri che non era affatto lui. Oggi, con pochi secondi di registrazione, si può creare una copia credibile della voce di chiunque.
Non è fantascienza, ma tecnologia: software che analizzano timbro, ritmo, pause e li ricombinano per farti dire qualsiasi cosa. E il materiale, purtroppo, è già ovunque: un vocale su WhatsApp, un video su Instagram, un vecchio audio online… quanto basta per “allenare” un clone.
Il trucco funziona perché il nostro cervello è programmato a riconoscere le voci delle persone care, non a smascherare imitazioni digitali. Se poi la chiamata porta con sé anche un’urgenza emotiva (“ho avuto un incidente”, “mi serve subito un bonifico”), la mente tende a riempire i vuoti e ad abbassare le difese
I cloni non sono ancora perfetti – intonazioni piatte, risate finte, respiri “metallici” – ma chi organizza queste truffe lo sa bene e copre i difetti con frasi brevi, rumori di sottofondo e la classica scusa della linea che “prende male”. Lo scopo è sempre lo stesso: farvi agire d’impulso. Ma come fare a difendersi da questa nuova truffa telefonica?
Come difendersi davvero
La contromossa non è tanto tecnologica, quanto di abitudini. Prima regola: mai dare codici per telefono (OTP, PIN, password, link di pagamento). Nessuna banca o corriere ve li chiederà mai. Seconda: richiamate sempre voi il numero ufficiale, quello che trovate sul sito o sul retro della carta, non quello che vi ha contattati. Terza: stabilite una parola d’ordine di famiglia per le emergenze. Funziona benissimo anche in azienda, con regole semplici: mai bonifici autorizzati solo via telefono, ma sempre con un doppio ok scritto. Ma c’è anche di più.
Se avete dubbi, provate a spiazzare l’interlocutore: fate una domanda che solo la persona vera può sapere (“come si chiamava il nostro vicino di casa?”), oppure chiedete di ripetere una frase lunga e improvvisata. Ascoltate i dettagli: pause strane, risate sempre uguali, sillabe mozzate. E se la linea è misteriosamente piena di rumori o la persona evita di mandarvi un vocale in tempo reale, è il momento di fermarsi e verificare con un altro canale.
La verità sul voice cloning
Clonare una voce oggi è facile, ma non è impossibile da smascherare. Queste truffe sembrano credibili solo perché sfruttano le nostre scorciatoie cognitive, non perché siano infallibili. Bastano poche accortezze – richiamare, non condividere codici, usare una parola d’ordine – unite a un pizzico di sangue freddo, per neutralizzare anche le imitazioni più sofisticate. Con attenzione e metodo, la vostra voce resta solo vostra.