Prendi il cono quando vai in gelateria? Potresti cambiare idea una volta che ti dirò il pericolo che nasconde.
Quando si va in gelateria non c’è dubbio su quali siano le preferenze dei consumatori. Se da un lato la coppetta appare più pratica da trasportare se si mangia il gelato camminando è difficile resistere e dire di no al cono. Sono in particolare i bambini ad andarne pazzi, visto che oltre alle palline di gelato possono godersi la cialda a cui si mescola il gelato sciolto.

Il cono come lo conosciamo esiste da più di un secolo, anche se ancora si discute su chi sia stato il primo a proporlo. Alcuni parlano di un gelataio italiano, altri di un pasticcere di origini siriane. Quello che è sicuro è che dai primi del 1900 non è più stato abbandonato, anche se c’è chi ama variarlo un po’ aggiungendo un bordo di zuccherini o della glassa.
Purtroppo per quanto a prima vista sembri innocuo e niente più di una semplice cialda cotta al forno nasconde qualcosa di poco gradevole. Una volta scoperto cosa contiene infatti non saranno in pochi a dover riflettere bene prima di prenderlo in gelateria. Si tratta di un dettaglio che solo un chimico può sapere.
La parte più pericolosa del cono gelato
Se chiedessimo agli amanti del cono cosa apprezzano di più nessuno esiterebbe a rispondere e a dire che amano il cioccolato presente nella punta. Possiamo dire che sia una specie di consolazione quando si finisce il gelato, ma è anche la sua parte meno sana. In parte perché aggiunge altro zucchero, ma soprattutto per il trattamento che riceve durante la produzione.

Non è un caso che il cioccolato della punta rimanga di consistenza cremosa, né troppo duro né troppo liquido. Per evitare che sciolga o si indurisca mentre è nel frigo lo si sottopone a idrogenazione, ovvero ad aggiunta di idrogeno ai grassi presenti nel cioccolato. Si aumenta così il contenuto di grassi saturi della crema, che la rende più stabile agli sbalzi di temperatura.
Sappiamo però che i grassi saturi sono in assoluto i peggiori, dato che portano a un aumento del colesterolo presente nel sangue. Se rinunciare al cono è troppo dura quindi meglio almeno evitare di mangiare la punta finale, anche se è considerata la parte più buona.