Mangi il gelato a pranzo o a cena? Stai commettendo un grave errore, è il momento di cambiare

In estate tanti tendono a consumare solo un gelato a pranzo o a cena, si tratta però di una scelta del tutto sbagliata, ecco perché bisogna cambiare.

In estate il caldo si fa decisamente sentire, al punto tale che possono esserci giornate in cui la sensazione di afa diventa difficile da sopportare e non si riesce a trovare refrigerio se non con l’aria condizionata. A quel punto diventa inevitabile regolarsi di conseguenza anche con il cibo, mettendo da parte almeno per un periodo le cose troppo calde ma privilegiando qualcosa di fresco che può garantire sollievo.

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Mangi il gelato a pranzo o a cena? Stai commettendo un grave errore, è il momento di cambiare – Utopie.it

In casi simili la fame può essere minore, per questo ci si può sentire già sazi a pranzo e a cena con un gelato, magari puntando su gusti apparentemente non troppo zuccherati, come quelli alla frutta, che si pensa siano nutrienti.

Ma siamo sicuri che questa sia una scelta corretta e che può fare bene al nostro organismo? Molti di noi hanno certamente risposto in modo affermativo a questa domanda, con la convinzione che anche qualcosa di apparentemente più appetitoso non ci faccia male per la presenza al suo interno del latte. Forse però questa teoria che spesso portiamo avanti perché ci è stata tramandata da qualcuno non è poi così corretta.

Gelato a pranzo e a cena è un errore: ecco perché

Resistere a un gelato può essere difficile, specialmente se fa caldo, ma pensare che questo possa essere l’unico alimento da consumare a pranzo o a cena è un errore, nonostante sia una scelta diffusa. A dare un’idea ben precisa di coxa sia meglio fare sono i numeri, che rappresentano spesso una cartina al tornasole importante per descrivere una situazione.

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Gelato a pranzo e a cena è un errore: ecco perché – Utopie.it

Prendiamo una coppetta di gelato da 100 ml – sono le parole del dietista Loreto Nemi riportate da Fanpage -. In questa coppetta troviamo dai 20 ai 30 grammi di zuccheri semplici, 3-4 grammi di proteine (una quantità modesta), se prendiamo una cialda, diciamo che abbiamo anche i carboidrati (anche se si tratta pur sempre di zuccheri) ma ci manca qualcosa: le fibre”. Prenderne uno in uno dei due pasti principali della giornata può quindi essere una decisione corretta solo se lo abbiniamo a un’insalata, che è in grado di garantire le fibre di cui il nostro corpo ha bisogno ogni giorno.

Se ci si muove in questo modo non si può pensare di averlo sfruttato come unico alimento, ma bensì come una componente, come accade ad esempio quando si mangia un primo o un secondo, anche se in questo caso sarebbe certamente qualcosa di inusuale. Pensare che il problema sia risolto o quanto meno risolto se si punta su un gelato al gusto di frutta, come molti tendono a pensare, è altrettanto sbagliato.

Anzi, paradossalmente stiamo facendo ancora peggio: “Ci sono ancora meno proteine e nessuno o pochissimi grassi, visto che non ci sono né latte né uova. Ci sono però molti zuccheri e molta acqua: direi che un gelato limone e fragola è anche meno bilanciato di un gelato a crema e cioccolato se lo immaginiamo come un sostituto di un pasto”

Questo non significa ovviamente eliminare del tutto il gelato dalla nostra dieta, ogni tanto può anche andare bene, ma dovrebbe rappresentare soprattutto uno spuntino, perfetto quindi a merenda, utile a risollevare il morale, oltre che a rinfrescarsi.

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