La Lega ha presentato un disegno di legge per introdurre una rottamazione delle cartelle esattoriali: cosa prevede il provvedimento.
Ormai da diversi mesi si parla di una possibile nuova rottamazione delle cartelle esattoriali per aiutare i contribuenti a regolarizzare la propria posizione con il Fisco. L’idea di una nuova sanatoria è partita dalla Lega che, dopo diversi tentativi, ha presentato un disegno di legge, ora in fase di valutazione.

La rottamazione quinquies, secondo la proposta del partito di Matteo Salvini, coinvolgerebbe solo una serie di contribuenti che potranno accedere alla misura rateizzando il debito in un massimo di 10 anni senza dover versare sanzioni ed interessi. Capiamo nello specifico cosa contiene il disegno di legge che potrà subire delle modifiche attraverso emendamenti da presentare entro il prossimo 12 settembre.
Rottamazione quinquies, cosa prevede il disegno di legge presentato dalla Lega
La Lega da tempo si batte per introdurre una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Dopo i tentativi nella precedente Legge di Bilancio e nel Decreto Milleproroghe, il Carroccio ha avanzato un nuovo disegno di legge, ora al vaglio del Governo.

In particolare, la proposta del partito guidato dal vicepremier prevede una nuova sanatoria il cui accesso sarà riservato a coloro i quali hanno contratto un debito nel periodo compreso tra il 2000 ed il 2023, ma che non hanno mai saltato pagamenti durante le precedenti rottamazioni. Il debito, però, non deve essere di piccolo importo e non è ancora chiaro se possano essere inclusi nella misura carichi con enti locali. Una volta accettata la domanda per l’accesso, il richiedente avrebbe modo di poter regolarizzare la propria posizione con il Fisco versando le somme dovute senza pagare sanzioni o interessi. Inoltre, sarà possibile anche scegliere se pagare il debito in un’unica soluzione o chiedendo una rateizzazione sino ad un massimo di 120 mesi (10 anni). La Lega starebbe valutando, per chi opta per la rateizzazione, l’obbligo di versare un anticipo obbligatorio fornendo così una garanzia alle casse dello Stato in relazione alle successive rate da saldare.
Infine, per chi non rispetta le scadenze di versamento è prevista la decadenza dall’agevolazione dopo un massimo di dieci rate non pagate, due in più rispetto a quanto prevedeva il disegno di legge iniziale del Carroccio.
Ora si attende la valutazione del Governo e gli eventuali emendamenti al disegno che potranno essere presentati entro il 12 settembre per capire se la nuova rottamazione possa vedere la luce. Per quanto riguarda le tempistiche, in caso di approvazione, la misura potrebbe prendere vita durante il prossimo anno.