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Unione Europea

L'Unione europea (UE) è composta da un gruppo di paesi europei democratici che si sono impegnati a lavorare insieme per la pace e la prosperità. Non è uno Stato che si propone di sostituire gli Stati esistenti, ma è qualcosa di più rispetto alle altre organizzazioni internazionali. L'UE è infatti qualcosa di unico. I suoi Stati membri hanno creato una serie di istituzioni comuni a cui delegano una parte della loro sovranità in modo che le decisioni su questioni specifiche di interesse comune possano essere prese democraticamente a livello europeo. Tale unione delle sovranità viene chiamata anche "integrazione europea".

Storicamente, le radici dell'Unione europea risalgono alla seconda guerra mondiale. L'idea dell'integrazione europea è nata per far sì che non si verificassero mai più massacri e distruzioni. Il primo a proporlo nel discorso del 9 maggio 1950 è stato il ministro degli Affari esteri francesi Robert Schuman. Tale data, che può essere considerata il "compleanno" dell'attuale UE, viene festeggiata ogni anno come la Festa dell'Europa. Nell'Ottobre 2004 si è firmata la Costituzione Europea.

Le istituzioni dell'UE sono cinque e ognuna di esse svolge un ruolo specifico:
Il Parlamento europeo (eletto dai cittadini degli Stati membri);
Il Consiglio dell'Unione europea (che rappresenta i governi degli Stati membri);
La Commissione europea (motore ed organo esecutivo);
La Corte di giustizia (che garantisce la conformità con il diritto);
La Corte dei conti (che verifica che la gestione del bilancio dell'Unione europea sia sana e corretta).

A tali istituzioni si affiancano altri cinque organi importanti:
Il Comitato economico e sociale europeo (che è il portavoce delle opinioni della società civile organizzata su questioni economiche e sociali);
Il Comitato delle regioni (che è il portavoce delle opinioni degli enti regionali e locali);
La Banca centrale europea (che è responsabile della politica monetaria e della gestione dell'euro);
Il Mediatore europeo (che tratta le denunce presentate dai cittadini contro i casi di cattiva amministrazione nell'azione di un'istituzione o di un organo dell'Unione europea);
La Banca europea per gli investimenti (che contribuisce al conseguimento degli obiettivi dell'Unione europea tramite il finanziamento di progetti di investimenti).

Lo Stato di diritto è un concetto fondamentale per l'Unione europea. Tutte le decisioni e le procedure dell'UE si basano sui trattati che sono approvati da tutti i paesi dell'UE. Inizialmente, l'UE consisteva in soltanto sei paesi: il Belgio, la Germania, la Francia, l'Italia, il Lussemburgo e i Paesi Bassi. La Danimarca, l'Irlanda e il Regno Unito hanno aderito nel 1973, la Grecia nel 1981, la Spagna e il Portogallo nel 1986, l'Austria, la Finlandia e la Svezia nel 1995. Nel 2004 avverrà il più grande allargamento mai realizzato con l'adesione di dieci nuovi paesi. Nei primi anni, la maggior parte della cooperazione tra i paesi dell'UE ha riguardato il commercio e l'economia, ma ora l'UE si occupa di molte altre questioni di primaria importanza per la nostra vita quotidiana come i diritti dei cittadini, la libertà, la sicurezza e la giustizia; la creazione di posti di lavoro; lo sviluppo regionale; la tutela dell'ambiente ; una globalizzazione al servizio di tutti. L'Unione europea ha assicurato mezzo secolo di stabilità, pace e prosperità. Ha contribuito a migliorare il tenore di vita, a costruire un mercato unico europeo, ha introdotto una moneta unica europea, l'euro e ha consolidato la voce dell'Europa nel mondo.

L'Europa è un continente con molte diverse tradizioni e lingue, ma condivide anche un patrimonio di valori comuni da salvaguardare. Essa dà impulso alla cooperazione tra i popoli d'Europa, promuovendo l'unità nel rispetto della diversità e garantendo che le decisioni vengano prese il più possibile a contatto con i cittadini. Nel mondo del XXI secolo, caratterizzato da una sempre maggiore interdipendenza, diventerà sempre più necessario che ciascun cittadino europeo cooperi con i popoli di altri paesi in uno spirito di curiosità, tolleranza e solidarietà.

L'euro: una moneta unica per gli Europei

L'euro è la denominazione della moneta unica europea che è stata messa in circolazione il 1° gennaio 2002. Il simbolo dell'euro è: €. L'euro ha sostituito le vecchie monete nazionali in 12 paesi dell'Unione europea: l'Austria, il Belgio, la Finlandia, la Francia, la Germania, la Grecia, l'Irlanda, l'Italia, il Lussemburgo, i Paesi Bassi, il Portogallo e la Spagna. La moneta unica rende più facile viaggiare e confrontare i prezzi e crea un ambiente stabile per le imprese europee promuovendo la crescita e la competitività.

Libertà di circolazione

I cittadini dell'UE possono viaggiare, studiare e lavorare dove vogliono in uno dei 15 paesi dell'Unione europea. L'UE è costantemente al lavoro per garantire ai suoi cittadini il diritto fondamentale ad una maggiore libertà di movimento e per eliminare qualsiasi discriminazione sulla base della nazionalità. I cittadini dell'UE possono viaggiare nella maggior parte del suo territorio senza passaporto e senza doversi fermare per controlli alle frontiere. Tranne rare eccezioni, possono comprare quello che vogliono in qualsiasi luogo e portarselo a casa. L'UE non decide cosa debbano studiare, ma lavora per fare in modo da garantire che i loro titoli di studio e le loro qualifiche professionali siano equamente riconosciuti negli altri paesi dell'UE. Si sta inoltre adoperando per garantire a tutti la possibilità di studiare, nel proprio paese e all'estero, grazie a partenariati e a programmi di scambio e per rimuovere gli ostacoli burocratici. Più di un milione di giovani ha beneficiato di programmi dell'UE come "ERASMUS" per proseguire gli studi e la formazione personale in un altro paese europeo.

Salvaguardia della pace

Grazie all'unità che è stata costruita negli ultimi 50 anni è ora impensabile che vi sia una guerra tra i paesi dell'UE. Dopo tale successo, l'UE si dedica sempre di più a preservare la pace e a promuovere la stabilità nei paesi confinanti. L'Unione europea vuole prevenire i conflitti ed è il maggior donatore di assistenza finanziaria ai paesi in difficoltà nel mondo. Promuove attivamente la salvaguardia della pace e realizza molti progetti per l'affermazione concreta dei diritti umani e della democrazia. Per permettere ai suoi Stati membri di esprimersi e di agire all'unisono sulla scena mondiale l'UE sta elaborando una politica comune in materia di esteri e di sicurezza e sta progettando una maggiore cooperazione nel settore della difesa.

 

Uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia

Aspiriamo tutti a vivere in un clima di sicurezza. Alcuni dei problemi che possono turbare la vita quotidiana nel nostro contesto locale sono di matrice internazionale e i paesi europei si stanno impegnando insieme per cercare di risolverli. Sono problemi come il terrorismo internazionale, il traffico e l'abuso di droga, la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento illegale delle donne straniere ai fini della prostituzione. I paesi dell'UE sono determinati a combattere tali flagelli adottando norme comuni e promuovendo la cooperazione tra le polizie, le dogane e i tribunali. L'UE svolge un ruolo anche nell'ambito della politica d'asilo e della migrazione. Garantisce il rispetto del diritto di chiedere asilo. Inoltre, i paesi dell'UE stanno coordinando le loro politiche per i rifugiati e cercando di affrontare il problema alla fonte combattendo la povertà e prevenendo i conflitti nei paesi dai quali gli abitanti potrebbero voler fuggire.

Meno frontiere = più lavoro!

Salvaguardare l'occupazione in Europa e creare nuovi posti di lavoro è uno dei compiti fondamentali dell'Unione europea. L'industria europea non sarà in grado di garantire più posti di lavoro se le condizioni economiche non saranno buone. Per questo l'Unione europea sta cercando di ottenere che vi siano tali condizioni. Con la creazione di un mercato unico senza frontiere e l'introduzione della moneta unica, l'euro, l'UE ha già dato un notevole impulso al commercio e all'occupazione in Europa. Ha elaborato una strategia per incrementare la crescita e creare posti di lavoro più numerosi e migliori. I posti di lavoro di domani saranno creati mediante la ricerca, la formazione e l'istruzione, sulla base dello spirito imprenditoriale, dell'adattabilità ai nuovi metodi di lavoro e di pari opportunità per tutti. Un terzo dell'intero bilancio dell'UE è utilizzato dai Fondi strutturali che promuovono la crescita e i posti di lavoro nelle regioni meno ricche al fine di garantire una distribuzione più equa della ricchezza in Europa.

Una società dell'informazione per tutti

In un mondo di rapidi cambiamenti tecnologici, l'UE è sempre più attiva nell'aiutare la ricerca europea a raggiungere un livello scientifico di eccellenza. In numerosi settori che coprono l'intero spettro della tecnologia moderna, l'UE finanzia i progetti presentati dai centri di ricerca, dalle università e dall'industria. Ciò a cui si punta è far sì che la ricerca e l'innovazione operino al servizio di obiettivi socioeconomici precisi come la creazione di posti di lavoro e il miglioramento della qualità della vita. Tra le priorità dell'UE nella ricerca scientifica vi sono le scienze della vita, le nanotecnologie, lo spazio, la qualità dei cibi, lo sviluppo sostenibile e la società basata sulla conoscenza. Inoltre, la UE cerca di creare condizioni che permettano di utilizzare concretamente le nuove tecnologie nella nostra vita quotidiana. È grazie alle decisioni dell'UE sulle norme tecniche dei 'GSM' che gli Europei sono ormai i leader mondiali nell'uso e nella produzione dei telefonini.

La tutela dell'ambiente

L'inquinamento non rispetta i confini nazionali. L'Unione europea ha quindi un ruolo di primo piano da svolgere per la tutela dell'ambiente. Sono molti i problemi ambientali in Europa che non potrebbero essere affrontati senza un'azione comune di tutti i paesi dell'UE. L'UE ha adottato oltre 200 direttive sulla tutela dell'ambiente che sono applicate in tutti gli Stati membri. La maggior parte delle direttive è finalizzata a prevenire l'inquinamento atmosferico e idrico e ad incoraggiare lo smaltimento dei rifiuti. Tra gli altri temi affrontati si ricordano la protezione della natura e la vigilanza sui processi industriali pericolosi. L'UE vuole che i settori dei trasporti, dell'industria, dell'agricoltura, della pesca, dell'energia e del turismo siano organizzati in modo da potersi sviluppare senza distruggere le nostre risorse naturali- in altre parole, vuole uno sviluppo sostenibile. Respiriamo già un'aria più pulita grazie alle decisioni dell'UE degli anni '90 di introdurre marmitte catalitiche in tutte le automobili ed eliminare il piombo dalla benzina. Nel 1993, l'Unione ha istituito l'Agenzia europea per l'ambiente, con sede a Copenaghen. L'Agenzia raccoglie informazioni sulla situazione del nostro ambiente in modo da far sì che le misure e le leggi di tutela si basino su dati concreti.

 

L'allargamento per un'Europa democratica e più stabile

Fino al maggio 2004 gli Stati membri dell'UE sono 15 con un totale di 380 milioni di cittadini. Altri dieci paesi, prevalentemente dell'Europa centrale e orientale, aderiranno all'UE nel 2004. Nel 2007 dovrebbero aderire la Bulgaria e la Romania portando la popolazione totale dell'UE a circa 500 milioni di cittadini. Anche la Turchia è un paese candidato e dovrebbe aderire successivamente, quando saranno soddisfatte tutte le condizioni per l'adesione. Per poter aderire all'UE, un paese deve avere una democrazia stabile che garantisca lo stato di diritto, i diritti umani e la tutela delle minoranze e deve avere un'economia di mercato funzionante e un'amministrazione in grado di applicare e gestire le leggi dell'UE. L'UE fornisce una considerevole assistenza finanziaria e consulenza per assistere i paesi candidati nei preparativi per l'adesione. Tale cooperazione senza precedenti ha apportato benefici ai cittadini degli attuali e futuri Stati membri. Il commercio è aumentato enormemente ed è diventato più facile affrontare problemi che riguardano tutti, come l'inquinamento internazionale, e combattere contro la criminalità. Si tratta dell'allargamento più ambizioso mai realizzato dall'UE. L'UE non aveva mai compreso così tanti paesi, non era mai cresciuta così tanto in termini di superficie e di popolazione e non aveva mai abbracciato così tante storie e culture. Tale opportunità storica riunirà il continente europeo consolidando la pace, la stabilità e la democrazia e permettendo ai cittadini di condividere i benefici del progresso e della prosperità apportati dall'integrazione europea.

Salvaguardare la democrazia, la giustizia e l'efficienza europea

L'UE, allargandosi da 15 a 25 ed eventualmente più membri, deve poter disporre di un sistema decisionale semplificato ed efficiente, equo per tutti gli Stati membri, vecchi e nuovi, grandi e piccoli. Ciascun paese dell'UE dispone di un certo numero di voti da utilizzare quando il Consiglio dei ministri prende le sue decisioni. I cittadini di ciascun paese eleggono inoltre un certo numero di membri del Parlamento europeo. Tale numero è in funzione dell'estensione della popolazione del paese e cambierà nel 2004 dopo l'adesione dei dieci nuovi paesi e a seguito delle elezioni del Parlamento europeo. Il numero di voti per ciascun paese sarà il seguente (in ordine alfabetico secondo la denominazione del paese nella propria lingua). Una decisione del Consiglio richiede spesso che i paesi che rappresentano il 72% circa dei voti siano favorevoli. L'Unione europea ha inoltre bisogno di un trattato più semplice - una costituzione che stabilisca chiaramente gli obiettivi e i valori dell'UE e che specifichi chi è responsabile in ciascun settore. Per redigere tale documento è stata creata nel 2002 una convenzione che riunisce i rappresentanti di tutti gli Stati membri e dei paesi candidati nonché delle istituzioni dell'UE. La convenzione promuoverà una conferenza intergovernativa durante la quale i capi dei Governi dei paesi dell'UE firmeranno il nuovo trattato.