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Teatro Politico

Tutto il teatro, cioè tutto ciò che si presenta in uno spazio pubblico, come appunto il teatro, è per sua stessa natura politico. Se uno allestisce un'opera di Verdi è perché fa una scelta, perché decide di presentare questo alla società che lo circonda. Chi esegue quel certo pezzo di Verdi stabilisce anche di proporre Verdi come risposta a una certa situazione in cui vive. Con la scelta di tutto ciò che si allestisce, per il semplice fatto di far ricorso a uno spazio pubblico e di essere un uomo moderno in una società moderna, si fa già una scelta politica. Quali che siano le scelte, non si può evitare di essere politici, di fare un'affermazione politica per il semplice fatto di aver compiuto una scelta.

Per "teatro politico" non si intendo un teatro che propone alla propria clientela, al proprio pubblico, una precisa ideologia politica. Si intendo invece un teatro che agisce con la coscienza del luogo in cui si vive, della società in cui si vive, delle risposte che si devono dare a quella società. La definizione di "teatro politico" è di solito usata in un senso più restrittivo. L'estremo opposto sta nella convinzione della gente che il teatro politico debba offrire un'analisi precisa, debba essere una mossa strategica per presentare statistiche del nostro mondo. Anche questa è una soluzione. Vi sono parecchie università che hanno gigantesche facoltà di scienze sociali assai meglio attrezzate, molto meglio di una pièce teatrale o di uno spettacolo di burattini, per compiere un'analisi precisa della nostra società. In uno spettacolo teatrale l'elemento politico è a un livello molto più profondo e più umano, a livello di ognuno e di tutti, di ogni donna e di ogni bambino. E, sotto questo aspetto, è assai più preciso. Ed è questo il lavoro del teatro, queste sono le sue viscere: non lasciarsi intrappolare nella presentazione di opinioni politiche o di altra natura, ma creare qualcosa, dare vita a un linguaggio che sia sufficientemente semplice e chiaro da giungere a persone le cui opinioni sono assai diverse. Perché quando ci si rivolge a un pubblico, ci si indirizza a persone di cui non si conoscono le opinioni e le cui opinioni, del resto, non hanno tanta importanza in rapporto a ciò che si sta facendo.

Il teatro politico nasce dal teatro di strada e ha una storia molto antica. Un suo antecedente può essere considerata la "commedia dell'arte". Nel Medioevo si facevano spettacoli in chiesa che venivano poi portati anche fuori, nelle strade. Le funzioni più importanti di questi primi teatri di strada erano il divertimento e il fare da specchio, alle persone, della loro vita quotidiana. Con lo sviluppo della società industriale moderna (film, radio, grammofono, teatro) il teatro di strada ha perso molto della sua importanza originaria. Ma nel 1960 e' iniziato un suo revival, quando le persone si sono accorte che poteva servire molto bene per scopi politici. Una delle principali ragioni per le quali funziona e' che la strada e' il luogo in cui si trova la gente ordinaria: si possono avere contatti diretti e si può portare a fondo il proprio messaggio. Il teatro come oggi e' comunemente inteso e' frequentato da persone di ceto medio-alto, e non da altre che possono essere raggiunte solo nelle strade.

Ci sono quattro forme importanti di teatro di strada:
* Il teatro invisibile.
* Il teatro giornale.
* Il teatro umoristico: si esagerano le situazioni reali cosicché nel riderci sopra la gente si accorge dell'assurdità della situazione cosiddetta normale. Per esempio la vita quotidiana del soldato.
* Il teatro simbolico: e' essenziale usare simboli facilmente comprensibili dalla gente. La forma base e' il mimo, ma la poesia, la musica, il canto, possono aiutare. E' inutile parlare perché in strada c'e' sempre molto rumore.

 

Alcuni suggerimenti per il teatro politico di strada (simbolico):

* Lo spettacolo non può durare più di 10 minuti, siamo in strada e per mantenere l'attenzione più a lungo bisogna essere bravissimi.
* Prima di tutto pensiamo alle cose essenziali da comunicare, e a come queste possono essere collegate tra di loro.
* Pensiamo poi ai simboli chiarificanti con cui rappresentarle.
* Prepariamo un canovaccio sul quale dovremmo poi improvvisare ed eventualmente cambiamolo sulla base dell'improvvisazione.
* L'importante e' che l'attenzione salga, durante lo spettacolo, fino ad un punto di massima tensione che dobbiamo prevedere.
* Devono essere chiari l'inizio e la fine.
* Ripetiamo molte volte, chiedendo ad amici di assistervi e di suggerire cambiamenti.
* Cerchiamo di esprimere il più possibile con meno parole possibili.
* L'argomento deve risultare comprensibile anche a chi arriva a metà. Si può usare per queste un elemento ripetitivo.
* Bisogna scegliere un posto adatto: dove la gente può vederci, dove c'e' un frequente passaggio e la gente può fermarsi, dove non ci sia troppo rumore. E' bene avere anche un luogo alternativo in caso di cattivo tempo.
* Va preso in considerazione cosa può succedere in caso di pioggia o vento.
* Stiamo attenti alle sensazioni del pubblico e, se necessario, reagiamo ad esse (difficile farlo quando si e' troppo concentrati, ma e' possibile ed importante).
* Usiamo segni visibili (disegni sulla faccia, spille e segnali, musica) che rendano chiaro che siamo un gruppo teatrale e che si fa uno spettacolo.
* Prendiamo un pò di tempo per concentrarci prima di iniziare lo spettacolo (stando in piedi l'uno accanto all'altro, in silenzio, per uno o due minuti).